Di cosa parliamo quando parliamo di “calligrafia”

Venerdì 17 marzo alle 21.00 nella sede dell’Isola, Valentina Doati ci porterà nel mondo della “calligrafia”: Ha ancora senso la calligrafia e perché? A quali necessità risponde e come si è modificata parallelamente allo sviluppo tecnologico?

Il nostro viaggio inizia dalla colonna traiana, paradigma della calligrafia occidentale. A partire dalle Maiuscole Romane ripercorreremo la storia e i contesti in cui si sono sviluppati i diversi stili di scrittura e scopriremo i vari strumenti utilizzati per scrivere.

Vedremo come negli ultimi decenni la calligrafia si sia aperta all’espressività più propriamente artistica, in cui gli elementi che contano non sono più la leggibilità, ma il tratto, il gesto, come espressione di sé. Infine, torneremo alle origini della Storia dell’Uomo, agli albori della scrittura, ai tratti preistorici, per scoprire come sia proprio dell’umanità il bisogno di lasciare un segno.

La scrittura è, prima di tutto, un segno grafico che dà espressione alla propria personalità. Ecco perché è importante oggi parlare di scrittura a mano come pratica da recuperare e fare propria: non come nostalgica presa di posizione contro il digitale, ma come consapevole utilizzo dello strumento che, dopo (o forse prima) del linguaggio, ci caratterizza come esseri umani.