Proponiamo quest’anno sette romanzi sul tema della follia (vedi programma allegato). Non è affatto un tema peregrino: gli artisti hanno sempre cercato di rappresentare la pazzia nelle sue varie forme cliniche e i filosofi e scienziati di comprenderla. Molti celebri scrittori hanno volto uno sguardo attento e sensibile alle sofferenze psichiche quelle proprie e degli altri, hanno messo in evidenza quanto ampio e diverso sia lo spettro delle prospettive individuali sul mondo, hanno narrato le vicende di chi non sa o non vuole adattarsi alla realtà e guardato attraverso le crepe dell’animo sia di chi è palesemente folle, sia di chi in buona fede si crede perfettamente normale.

Trattandosi di romanzi e non di saggi di psicologia o psicanalisi, avremo minore difficoltà ad avvicinarci ai mondi delle comuni nevrosi o delle follie sfolgoranti per capirne il dramma e i misteri, avere un’idea di quelle angosce cercando di capirci qualcosa di più con la lettura e confrontando poi impressioni e riflessioni nel dialogo che seguirà la presentazione dei relatori. Non ci sfuggiranno i contesti sociali, politici e morali che fanno da sfondo alle narrazioni e potremo chiederci e dibattere fino a che punto quei contesti incidano come cause determinanti o secondarie delle sofferenze psichiche descritte. La buona Letteratura può per un verso mettere in dubbio ciò che diamo per scontato, per l’altro indurci a rivedere le nostre opinioni consolidate per dare una spiegazione possibilmente logica anche dove la logica della follia o della nevrosi possono sembrarci inesistenti.

Come i film, i romanzi che leggeremo (tra questi alcuni più di altri) assomigliano a dei sogni in cui la realtà appare deformata e paradossale per motivi di cui ancora si discute e che, malgrado convincenti interpretazioni, presenta spesso zone che resistono alla comprensione. Il nostro impegno sarà addentrarci in quel mondo perché la stessa follia può essere una finestra sulla verità. Non solo le pazzie simulate come quella di Amleto hanno un “metodo” che è bene comprendere, anche quelle autentiche non sono del tutto slegate dal nostro mondo e qualche lampo di follia può farci vedere quello che a noi non può apparire.

Il libro oggetto del primo incontro, venerdì 27 settembre, in sede alle 18.00, è il racconto di Stefan Zweig “Novella degli scacchi”. Trovate qui sotto la scheda di preparazione all’incontro, che è condotto da Paolo Colombo.